Oggi, 8 marzo, ricorre la festa della donna, ma c’è ancora molto da fare per raggiungere la parità dei diritti. Basti pensare che soltanto in questo anno, appena iniziato sono già 20 le donne uccise. I dati dell’Onu dicono che, al ritmo attuale, ci vorranno altri tre secoli per raggiungere l’uguaglianza di genere. Secondo i numeri delle Nazioni Unite  circa 383 milioni di donne e ragazze vivono in condizioni di estrema povertà e una donna viene uccisa ogni 11 minuti da un membro della sua stessa famiglia. Nel 2022 sono state 125 le donne uccise, il 95% maggiorenni e il 78% italiane. Sono stati 103 gli omicidi in ambito familiare, 61 per mano del partner o ex, 34 da un genitore o da un figlio. Sono le cifre fornite dall’analisi della Direzione centrale della Polizia criminale. Il Papa nella prefazione al volume “Più leadership femminile per un mondo migliore: il prendersi cura come motore per la nostra casa comune”, pubblicata dalla Stampa, ha affermato: “E’ giusto che le donne possano esprimere le loro capacità in ogni ambito, non solo in quello familiare, ed essere remunerate in modo uguale agli uomini a parità di ruolo, impegno e responsabilità. I divari che ancora sussistono sono una grave ingiustizia. Questi divari, insieme con i pregiudizi verso le donne sono alla base della violenza sulle donne. Ho in molte occasioni condannato questo fenomeno perché la violenza sulle donne è una piaga aperta frutto di una cultura di sopraffazione patriarcale e maschilista. Dobbiamo trovare la cura per sanare questa piaga, non lasciare sole le donne”.