Il Tribunale di Milano ha emesso una sentenza riguardante la trascrizione dell’atto di nascita del figlio di una coppia di uomini nato tramite maternità surrogata. Secondo il tribunale, per annullare la trascrizione dei riconoscimenti dei figli di tre coppie di donne, nati all’estero attraverso la procreazione assistita, è necessario un diverso “procedimento” per “rimuovere lo stato di figlio”. La Procura milanese aveva chiesto all’ufficio civile del tribunale di annullare le registrazioni anagrafiche dei figli di quattro coppie omogenitoriali sulla base di una sentenza della Cassazione dello scorso dicembre. Tuttavia, il tribunale ha stabilito che il procedimento di rettificazione utilizzato dalla Procura non può essere applicato all’annullamento della trascrizione del riconoscimento del figlio. Invece, è necessaria un’azione specifica per rimuovere lo stato di figlio, con le dovute garanzie e l’istituzione di un curatore speciale per il minore. L’ufficiale dello Stato Civile non può contestare un riconoscimento già accettato e trascritto nell’atto di nascita, a meno che non sia seguito un processo di rimozione dello stato di figlio. L’avvocato delle coppie omogenitoriali ha accolto positivamente la decisione del tribunale, mentre il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato che la città cercherà di trovare soluzioni per rispondere alle richieste delle famiglie omogenitoriali.