Roma si è colorata dell’arcobaleno dei diritti durante la parata dell’orgoglio LGBTQ+ intitolata Queeresistenza, che ha preso il via in migliaia di persone nella piazza della Repubblica. Il Pride è stato preceduto da alcune polemiche, tra cui la revoca del patrocinio da parte del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e le registrazioni dei figli di due coppie di mamme fatte dal sindaco Roberto Gualtieri, criticato da FDI. Nonostante ciò, Gualtieri ha partecipato alla parata insieme ad altre personalità come Maria Elena Boschi e Elly Schlein del Partito Democratico. Durante il corteo, Gualtieri ha affermato che era stata fatta una cosa normale trascrivere le registrazioni delle coppie omogenitoriali e ha sottolineato l’importanza della tutela dei diritti LGBTQ+. Schlein ha ricordato che il Partito Democratico sostiene il matrimonio egualitario e l’adozione da parte delle coppie omogenitoriali. Al Pride sono presenti anche rappresentanti di altre organizzazioni politiche, come Emma Bonino di +Europa. Gli organizzatori del Pride hanno dichiarato di essere un milione di persone, ma la questura ha stimato una partecipazione di circa 40.000. Durante il corteo sono stati esposti slogan e bandiere arcobaleno, con momenti di tensione tra attivisti e il Movimento 5 Stelle. Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride, ha sottolineato l’importanza di resistere contro la destra e il governo attuali. Anche +Europa ha partecipato con un proprio carro, sulla quale era presente Emma Bonino insieme ad altre personalità. La parata del Fvg Pride a Pordenone è iniziata con il motto “Resistenza in corso #proudenone”, mentre la deputata Maria Elena Boschi di Italia Viva ha sottolineato l’importanza di sostenere pacificamente i diritti delle persone LGBTQ+ durante il corteo del Roma Pride.