Il mondo letterario e culturale piange la scomparsa di Michela Murgia, scrittrice poliedrica che si è spenta a soli 51 anni. Nel corso della sua vita, Murgia ha lasciato un’impronta indelebile attraverso le sue opere letterarie e il suo impegno attivo.
A maggio, la scrittrice aveva rivelato pubblicamente di lottare contro un cancro ai reni in fase avanzata. Nonostante la sfida che aveva di fronte, ha continuato a condividere con i suoi seguaci sui social media i momenti più privati della sua vita, celebrando la sua famiglia queer e proseguendo le battaglie per i diritti che l’hanno caratterizzata da attivista.
Nata nel 1972 a Cabras, Michela Murgia ha esordito nel mondo letterario con “Il mondo deve sapere” nel 2006, un romanzo che tratteggia in modo tragicomico l’universo dei call center. Quest’opera ha ispirato una pièce teatrale omonima e il film “Tutta la vita davanti” (2008). Profondamente legata alla sua terra, nel 2008 ha firmato “Viaggio in Sardegna”. Nel 2010 è stata la volta di “Accabadora”, un romanzo che le ha valso i prestigiosi premi Super Mondello e Campiello. Nel 2011 ha pubblicato “Ave Mary”, una riflessione sul ruolo della donna nell’ambito cattolico.
Il suo percorso letterario ha proseguito con “Presente”, “L’incontro”, il saggio breve sul femminicidio “L’ho uccisa perché l’amavo. Falso!”, “Futuro interiore”, “L’inferno è una buona memoria”, e il provocatorio saggio “Istruzioni per diventare fascisti”. Tra le sue ultime opere figurano “Noi siamo tempesta. Storie senza eroe che hanno cambiato il mondo”, “Stai zitta, God save the queer. Catechismo femminista” e, recentemente, “Tre ciotole”, che ha immediatamente scalato le classifiche di vendita.
Michela Murgia aveva annunciato il suo ritiro dall’attività pubblica lo scorso 11 giugno. A metà luglio, ha coronato il suo amore sposando l’attore e regista Lorenzo Terenzi.
Con la sua morte, il panorama culturale italiano perde una voce audace e appassionata, ma il suo impatto e le sue opere continueranno a vivere, ispirando e lasciando un segno duraturo nella letteratura e nella lotta per i diritti.