I sindacati Anaao Assomed e Cimo-Fesmed hanno dichiarato uno stato di agitazione e annunciato uno sciopero a seguito dell’approvazione della manovra che prevede tagli alle pensioni dei medici. Gli articoli relativi a questo argomento nella manovra, presentata alle Camere, non hanno subito modifiche rispetto alle bozze precedenti, causando preoccupazione tra i professionisti del settore sanitario.
I sindacati hanno annunciato che organizzeranno assemblee in tutta Italia e inviteranno i medici con i requisiti per andare in pensione a presentare subito la domanda, utilizzando tutte le ferie arretrate. Inoltre, durante queste assemblee, verrà spiegato ai sanitari i gravi danni causati dalla manovra, che comporta un taglio significativo alle pensioni di almeno 50.000 persone, con possibili decurtazioni fino a 26.347 euro all’anno per tutta la durata della pensione.
I sindacati hanno chiarito che se il governo intende spingere ulteriormente i medici a lasciare il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), saranno pronti ad aiutare in questo processo. L’uscita anticipata dei medici a causa del taglio alle pensioni rischia di aggravare ulteriormente la carenza di personale negli ospedali, che è già stimata in almeno 15.000 unità.
In sintesi, i tagli alle pensioni dei medici previsti nella manovra hanno scatenato la protesta dei sindacati, che annunciano scioperi e una possibile fuga dei professionisti dal Servizio Sanitario Nazionale. La situazione potrebbe avere un impatto significativo sulla sanità pubblica in Italia.