L’ANCRI celebra l’anniversario del sequestro Moro con lo sterminio della scorta.
Sarà Taranto quest’anno a celebrare l’anniversario di una delle pagine più cupe della storia italiana: il sequestro in Via Mario Fani di Aldo Moro con lo sterminio dei cinque servitori dello Stato di scorta: Raffaele Iozzino, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.
Il ricordo della sua permanenza a Taranto e il pensiero politico e istituzionale dello statista è stato organizzato dalla Sezione tarantina dall’Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (ANCRI) con il Dipartimento Jionico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. L’evento si unserisce nell’ambito delle celebrazioni ANCRI della “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”
L’evento si terrà a Taranto, in via Duomo 259, con inizio alle ore 9,00 del 16 marzo 2023, presso l’aula magna del Dipartimento Jonico Sistemi Giuridici ed economici del Mediterraneo Società, Ambiente, Culture. Sarà presente, tra gli altri, una rappresentanza del Liceo Archita, nel quale Aldo Moro conseguì la maturità classica e gli studenti dell’Università.
L’evento celebrativo sarà moderato dal vice prefetto Paolo Gentilucci delegato della Sezione tarantina dell’ANCRI alle relazioni istituzionali, prenderà il via con il Canto degli italiani.
Sono previsti gli interventi per i saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento Paolo Pardolesi, del Coordinatore dei Corsi di Studio in Giurisprudennza e scienza dell’Immigrazione Stefano Vinci, del Presidente Provinciale dell’A.N.C.R.I. Angelo Centanni, del Prefetto di Taranto Antonio Demetrio e dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Luppino.
Interveranno poi Vittorio De Marco, ordinario di storia contemporanea all’Università del Salento su “Aldo Moro a Taranto, la sua formazione culturale e religiosa”; Domenico Maria Amalfitano docente della Scuola di Servizio Sociale (ONARMO) su “Aldo Moro: le basi del suo pensiero politico”; Lino Pisicchio, ordinario di diritto pubblico comparato alla Università degli studi Linternazionali di Roma su “Aldo Moro, dall’Assemblea Costituente ai giorni della prigionia” e Pamela Martino, ordinario di diritto pubblico comparato all’Università di Bari su “Aldo Moro e le democrazie occidentali”
Concluderà i lavori il Prefetto tarantino Francesco Tagliente, Cavaliere di Gran Croce, Delegato nazionale ANCRI ai rapporti istituzionali. Le giornate celebrative nazionali – per Tagliente – rappresentano anche la grande occasione per rafforzare il senso civico e promuovere una riflessione sui principi e i valori fondanti della Repubblica”
Una data, quella del 16 marzo 1978 che il Prefetto Tagliente ricorda bene. Dirigeva il terzo Nucleo delle Volanti smontante dal turno notturno e all’ora della strage, alle 9,02, era ancora in servizio. “Era il periodo del terrorismo e della criminalità agguerrita, vigliacca e sanguinaria – ricorda Tagliente – Non era facile fare servizio in quegli anni cruciali. Nel corso degli interventi la tensione era sempre altissima e l’adrenalina andava a mille. Le volanti erano frequentemente sollecitate e impegnate in spericolati inseguimenti. Ci lanciavano contro anche bottiglie incendiarie, bombe a mano e granate. In quegli anni aumentarono gli attentati con agguati, gambizzazioni e uccisioni. Nella società si generò un clima di pericolo, di insicurezza e di paura, anche perché venivano colpiti pure singoli cittadini, rappresentanti della società civile giornalisti, uomini politici, della magistratura, del mondo carcerario e delle forze dell’ordine e dirigenti degli altri apparati dello Stato.”
Una strage che richiama alla mente, riprendendo le parole del Presidente Mattarella, “quei terribili giorni in cui si fece strada un forte sentimento di unità, diffuso nel Paese e che fu decisivo per isolare le bande del terrore, per respingere i loro folli progetti e le insinuazioni della loro propaganda. Una unità che si tradusse in più avvertita responsabilità verso il valore delle istituzioni democratiche, garanzia delle libertà scolpite nella Costituzione”.
Lo scorso anno la celebrazione dell’Anniversario del rapimento fù organizzato dalla presidenza nazionale del’ANCRI a Roma, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella veste di Prefetto di Roma.