L’alluvione ha sconvolto l’Emilia-Romagna causando la morte di nove persone. Una quantità di pioggia senza precedenti ha fatto innalzare rapidamente il livello dei fiumi fino a farli esondare. Ventuno corsi d’acqua tra Rimini e Bologna hanno rotto gli argini o esondato, allagando vaste aree della Romagna. Città come Faenza, Cesena, Forlì e molti altri centri abitati sono stati sommersi dall’acqua. In alcune zone, l’acqua è salita rapidamente, raggiungendo anche i primi piani delle case. Otto persone sono morte perché non sono riuscite a mettersi in salvo e sono rimaste intrappolate nei piani bassi delle abitazioni o nelle automobili. Le inondazioni sono state così violente che una delle vittime, una donna di Ronta di Cesena, è stata ritrovata sulla spiaggia di Cesenatico dopo che il fiume Savio ha trascinato il suo cadavere per venti chilometri in poche ore. La Prefettura ha aggiunto un’altra vittima al computo ufficiale, una persona deceduta per un malore a Cesena martedì, prima che il fiume Savio esondasse.

La città di Lugo, nella provincia di Ravenna, è stata colpita dall’alluvione. L’acqua ha iniziato ad allagare il centro storico da sud, attraverso le esondazioni del fiume Senio e del Santerno, che scorrono rispettivamente a ovest e a est della città. L’acqua dei fiumi, alla ricerca di una via verso il mare, ha invaso la cittadina romagnola, situata a una decina di chilometri in linea d’aria da Imola e Castel Bolognese, che sta subendo sempre più allagamenti. Alcune strade sono già sott’acqua e l’alluvione ha raggiunto anche la Rocca Estense nel centro cittadino.

Il Consiglio dei ministri ha annunciato che il 23 maggio sarà deliberato lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna, e si provvederà ai primi interventi. È stato anche annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie per le persone colpite.

Le operazioni dei Carabinieri in Emilia-Romagna per fornire soccorso alle popolazioni colpite dalle avverse condizioni meteorologiche degli ultimi giorni hanno raggiunto circa 3.000 interventi. Sono stati effettuati 1.200 interventi nella provincia di Bologna, oltre 500 nella provincia di Forlì-Cesena, 1.400 nella provincia di Ravenna e un migliaio nella provincia di Rimini. Le richieste arrivate alle centrali operative, tra il numero di emergenza 112 e le linee dirette dei comandi, sono state oltre 7.000. Le forze dell’Arma, dipendenti dal comando legione, sono impegnate nel soccorso delle persone e nella vigilanza dei corsi d’acqua, degli argini e dei centri abitati.