Nonostante qualche spiraglio nei negoziati, sono continuate nella notte le bombe su Kiev  e nonostante l’annuncio di Mosca della disponibilità ad una riduzione delle ostilità. A riferirlo una corrispondente della Bbc, secondo la quale la giornata è iniziata con il suono delle sirene anti-aeree, seguito da forti esplosioni provenienti dai sobborghi della città che si sono sentiti anche nel centro della capitale. Molti colpi di artiglieria sono stati raccontati da un altro reporter britannico, sempre a Kiev. Inoltre, si è registrato un rallentamento del flusso dei profughi ucraini verso l’Europa: si è passati da 200mila a 40mila al giorno. In Italia, alla data di ieri, sono 75mila. Di questi 5.600 sono inseriti nei sistemi d’accoglienza Cas (5.300 persone) e Sai (299). Le domande di protezione sono state finora circa 750. Secondo il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese è questo un dato che “riflette la speranza degli ucraini di rientrare in Patria dopo il termine delle ostilità”.