Antonio Tajani assume il ruolo di leader ad interim di Forza Italia, dopo la morte di Silvio Berlusconi. Tajani, attualmente vicepremier, è il trait d’union con la famiglia di Berlusconi e il punto di riferimento principale per il partito in questa fase di transizione. La famiglia del fondatore del partito rimane coinvolta, ma ognuno nel proprio ambito. Tajani afferma che il partito continuerà a portare il nome di Silvio Berlusconi e assicura che il suo ruolo sarà rispettato. Durante la conferenza stampa, Tajani mostra un’espressione triste e una voce bassa, riflettendo il clima di lutto. Si fa accompagnare da altri membri di spicco di Forza Italia, tra cui Licia Ronzulli e Paolo Barelli. Tajani fa riferimento allo statuto del partito e spiega il processo per la scelta del reggente, che avverrà entro il 22 giugno. Il reggente avrà il compito di gestire il partito fino al Congresso nel 2024. Tajani riceve il sostegno di Marina Berlusconi e si auspica che l’unità del partito eviti scissioni o cali di consenso. La famiglia di Berlusconi potrebbe chiedere supporto sugli affari dell’azienda, ma Tajani respinge l’idea che il governo si occupi di questioni ipotetiche. Non si fa alcun accenno al successore di Berlusconi al Senato. L’unità all’interno di Forza Italia è sottolineata come priorità, con il rispetto e la dignità dei ruoli, in omaggio a Silvio Berlusconi.