La presidente Jessica Faroni all’attacco: “Mancano ottomila posti in Rsa, i nostri associati hanno presentato richieste per 865 posti ma la burocrazia regionale non ci mette in condizione di operare. Non possiamo fare altro che aspettare”
“Abbiamo accolto con soddisfazione nel luglio scorso il provvedimento Decreto 258 con il quale la Regione ha definito il potenziamento della rete territoriale ovvero di quel tipo di assistenza rivolto ai soggetti più fragili come gli anziani di cui la nostra Regione ha un disperato bisogno, ora è indispensabile dare seguito a questo impegno – afferma Jessica Faroni, presidente di Aiop Lazio, l’associazione datoriale che raccoglie 120 imprenditori della sanità privata- E’ la Regione stessa del resto a registrare la carenza di risposte a questa emergenza sociale e a quantificarla: mancano 6399 posti residenziali e 1477 posti semiresidenziali, servono RSA, si deve agire di conseguenza e in tempi brevi”. “Le strutture private accreditate ad operare nell’ambito della non autosufficienza sono pronte a giocare un ruolo importante in questo quadrante – prosegue la Faroni – hanno presentato richieste per 865 posti ma va detto che tutte le nostre strutture che si sono rese disponibili ad offrire quanto prima assistenza in questo contesto non sono state messe in condizione di operare. In sostanza è tutto fermo per problemi tecnici, amministrativi e organizzativi”. “La Regione deve dunque decidere che atteggiamento tenere di fronte a quella che si profila sempre più come una emergenza sociale e sanitaria – conclude la presidente dell’Aiop – ci sono centinaia di anziani disabili, con patologie sempre più invalidanti quali l’Alzheimer, il Parkinson e i post-comatosi che hanno bisogno con urgenza di cure ma che non possono essere assistiti adeguatamente a causa dei tempi e dei limiti della burocrazia regionale. L’Aiop è in prima linea per offrire risposte concrete e immediate e ribadisce la totale disponibilità ad affiancare la Regione, aspettiamo un segnale concreto”