Nella notte si sono verificati nuovi attacchi aerei tra Russia e Ucraina, con gravi conseguenze su entrambi i fronti. Le autorità russe hanno riferito di una serie di attacchi, abbattimenti e chiusure di spazi aerei in diverse regioni, compresa quella della capitale. Gli attacchi hanno coinvolto droni e aeroporti, con particolare attenzione all’aeroporto di Pskov, dove almeno 10 droni hanno danneggiato aerei strategici Ilyushin Il-76.
Gli aeroporti di Mosca, tra cui Domodedovo, Vnukovo e Sheremetyevo, sono stati temporaneamente chiusi a seguito dell’abbattimento di un drone militare nella regione della capitale. Questo ha causato ulteriori interruzioni dei voli e disagi per i passeggeri. Inoltre, sono stati riportati abbattimenti di droni militari in varie regioni russe.
Questi attacchi notturni sono stati descritti come un segno della crescente tensione tra i due paesi. Le autorità russe hanno affermato che il massiccio attacco di droni ucraini è un segno dell’“agonia” e dello “stallo” del regime di Kiev. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha collegato queste azioni alle difficoltà e all’instabilità in Ucraina.
Dall’altro lato, l’Ucraina ha subito pesanti perdite. Attacchi missilistici e droni russi hanno colpito la capitale Kiev, causando vittime e feriti. Gli attacchi hanno causato la morte di almeno due persone e il ferimento di altre tre, secondo le autorità militari ucraine. Le esplosioni sono state udite in tutta la città, provocando panico e paura tra la popolazione.
Le tensioni tra Russia e Ucraina si sono intensificate negli ultimi giorni, e gli attacchi aerei notturni dimostrano la crescente violenza e instabilità nella regione. La situazione resta estremamente delicata, con il rischio di ulteriori conflitti e una situazione umanitaria sempre più critica.