VITERBO- L’arrivo costante di migranti sulle coste italiane ha posto la regione della Tuscia di fronte alla sfida dell’ospitare 500 migranti durante i mesi estivi. Con le navi delle ONG e delle autorità che attraccano anche nel porto di Civitavecchia, la provincia di Viterbo e le sue città sono chiamate ad apportare il loro contributo fornendo alloggi e servizi per coloro che sbarcano dall’Africa.

Questa iniziativa è parte di uno sforzo più ampio in Italia, che prevede l’arrivo di circa cinquantamila migranti da distribuire in tutto il paese. Nella regione del Lazio, spetterà ospitare 4.000 di questi migranti, che a loro volta dovranno essere suddivisi tra le cinque province della regione. Attualmente, nella Tuscia, sono già ospitati 809 migranti all’interno di diverse strutture presenti nei vari comuni. Da luglio fino ad oggi, ne sono arrivati 120, mentre si prevede l’arrivo di circa 380 migranti tra agosto e ottobre. Di conseguenza, il numero totale di immigrati supererà mille nel giro di due mesi.

Questa crescita rappresenta un raddoppio rispetto all’inizio dell’anno, quando i richiedenti asilo erano 571. La crescita dei flussi migratori è stata particolarmente evidente tra marzo e aprile, con un aumento di circa ottanta arrivi, e poi tra maggio e luglio, con quasi duecento profughi approdati nella provincia di Viterbo.

Tuttavia, la sfida più grande è rappresentata dalle strutture di accoglienza. La Prefettura stessa ha riconosciuto che il sistema di accoglienza nel territorio viterbese non è adeguatamente preparato per gestire numeri così elevati. Attualmente, ci sono due tipi di strutture: i Centri d’Accoglienza Straordinaria, gestiti direttamente dalla Prefettura, ospitano i richiedenti asilo, mentre coloro che ricevono la protezione internazionale vengono inviati nei Sai, dove partecipano a progetti specifici per l’inserimento sociale. Tuttavia, sia i Centri d’Accoglienza Straordinaria che i Sai sono al limite della loro capacità e mancano operatori.

In risposta a questa sfida, il Ministero dell’Interno ha autorizzato il Prefetto Cananà a emettere bandi per trovare nuove strutture di accoglienza. Le risposte iniziali sembrano positive, con l’apertura prevista di nuovi spazi idonei per circa trenta persone a partire dalla prossima settimana. Tuttavia, se l’aumento degli arrivi dovesse continuare al ritmo attuale, potrebbero emergere problemi significativi. La sfida ora è trovare soluzioni a lungo termine per garantire un’accoglienza adeguata e dignitosa ai migranti che giungono nella regione della Tuscia.