Nusrat Jahan Rafi, aveva 19 anni e abitava a Feni, una piccola città a sud di Dhaka. Studiava in una madrasa, la scuola coranica. Il 27 marzo scorso aveva raccontato che il preside l’aveva chiamata nel suo ufficio e l’aveva molestata. Lei era riuscita a fuggire e poi aveva deciso di denunciare i fatti alla polizia. Per il preside era scattato l’arresto ma a Dacca e a Feni molta gente era scesa in piazza per chiedere il suo rilascio. Quando però la giovane è tornata a scuola per sostenere gli esami conclusivi, nonostante una sua amica le avesse suggerito di non andare perchè c’era un clima molto ostile nei suoi confronti, ma lei non l’avesse ascoltata, l’hanno uccisa. Alcune persone sono arrivate nascoste sotto un burqa e le hanno dato fuoco.
Questa atroce storia è stata raccontata dalla Bbc online.
Il primo ad essere incriminato è stato proprio il preside della scuola, Siraj Ud Doula, accusato di aver dato mandato di uccidere la ragazza dopo che lei aveva rifiutato di ritirare le accuse.
L’omicidio, è stato organizzato come “un piano militare” secondo quanto riferito dalla polizia, ha scioccato il Bangladesh ed ha scatenato un’ondata di proteste.