Il Giudice per le indagini preliminari di Milano, Angela Minerva, ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per il 30enne, accusato di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso.
Impagnatiello ha ammesso di aver accoltellato Giulia Tramontano diverse volte sabato scorso nell’appartamento in cui vivevano a Senago, nel Milanese. Successivamente, ha cercato di bruciare il corpo della vittima due volte, nascondendolo tra le sterpaglie vicino ai box di un condominio nelle vicinanze. Il GIP ha escluso le aggravanti della premeditazione e della crudeltà, sottolineando che l’azione omicidiaria non mostrava particolare pervicacia.
Nel corso dell’interrogatorio, Impagnatiello ha affermato di aver agito senza un motivo specifico, attribuendo il suo gesto allo stress causato dalla situazione che si era creata, compreso il coinvolgimento di altre persone. Tuttavia, il difensore ha negato che l’accusato fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’omicidio.
L’arresto di Impagnatiello è avvenuto dopo che aveva segnalato la scomparsa di Tramontano, fingendo preoccupazione. Tuttavia, le indagini degli investigatori hanno rivelato tracce di sangue sulle scale del condominio e incongruenze nella sua versione dei fatti. Successivamente, l’uomo ha condotto la polizia al luogo in cui aveva nascosto il corpo.
Le indagini hanno rivelato che Giulia Tramontano e un’altra donna, una giovane inglese, sospettavano entrambe di una vita parallela condotta da Impagnatiello. Le due donne si erano incontrate per la prima volta il sabato pomeriggio in un bar per confrontarsi sui maltrattamenti subiti dal 30enne. Nonostante la solidarietà tra loro, Tramontano è tornata a casa ed è stata uccisa.
L’omicidio, definito femminicidio dagli investigatori, è stato risolto in 72 ore nonostante i tentativi di depistaggio. Inoltre, è stato evidenziato un possibile elemento di premeditazione poiché l’indagato aveva effettuato ricerche su Internet su come disfarsi di un cadavere in una vasca da bagno e su come pulire macchie di bruciato pochi minuti prima dell’arrivo di Tramontano a casa.
Attualmente, si sta indagando sulla possibilità che Impagnatiello abbia avuto complici durante l’esecuzione del crimine.