Sarà l’architetto Stefano Boeri a disegnare il nuovo volto di Arquata del Tronto, il paese dell’Ascolano completamente distrutto e diventato uno dei simboli del terremoto del Centro Italia del 2016. Mate, società cooperativa di architetti capitanata dallo stesso Boeri, si è aggiudicata la gara europea telematica indetta dalla stazione appaltante Regione Marche per l’affidamento dei servizi tecnici per la redazione dei piani urbanistici attuativi delle zone perimetrate del Comune di Arquata del Tronto e delle sei frazioni che ne fanno parte. L’importo netto contrattuale ammonta a 340.412 euro (oltre Iva, oneri previdenziali e assistenziali come per legge), con un ribasso percentuale del 15,73% sull’importo a base di gara (403.954), offerto dallo stesso aggiudicatario in sede di procedura selettiva. Il tempo complessivo di esecuzione del servizio è di 156 giorni. La firma di Boeri è presente in altre opere della ricostruzione post sisma come la nuova mensa di Amatrice e il PalaBoeri, la struttura polivalente di Norcia, tuttora sotto sequestro nell’ambito di un’inchiesta della magistratura di Spoleto, da cui l’architetto è uscito assolto durante un processo con rito abbreviato. Ma è la seconda volta che affronta la sfida di riprogettare un intero territorio, di ricostruire un paese che non c’è più: pochi mesi fa, sempre con il gruppo Mate, si era aggiudicato la redazione del piano attuativo per la ricostruzione di Castelsantangelo sul Nera, altro borgo appenninico, ma in provincia di Macerata, devastato dalle scosse di fine ottobre 2016, il primo piano nelle Marche. «Ricostruire un paese che non c’è più significa ascoltare e capire i comportamenti e gli stili di vita dei cittadini e quindi provare ad avere una prospettiva che non sia quella di ricostruire l’identico ma l’autentico – aveva detto Boeri in quell’occasione -. Un paese che rinasce con una architettura di qualità nel rispetto di quello che è stato, ma senza l’ossessione di rifare tutto in maniera identica, anche perché sarebbe impossibile». «Siamo contenti che abbia vinto un architetto di fama internazionale, ma anche che con lui c’è un consorzio di professionisti di alto livello – commenta il vice sindaco di Arquata del Tronto Michele Franchi -. La loro professionalità darà velocità anche all’esecuzione dei piani di recupero»