Una riunione di due ore e mezza a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi con i titolari dell’Economia Daniele Franco, dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, della Transizione ecologica Roberto Cingolani per rispondere al rincaro delle bollette, alla vigilia del Consiglio dei Ministri da cui è atteso un primo passo del Governo, da circa un miliardo e mezzo di euro ricorrendo ai proventi delle aste di CO2 e con la cartolarizzazione di alcuni oneri di sistema che valgono 2,5 miliardi. Si tratta in totale di 4 miliardi senza fare scostamenti del deficit. Sarà comunque l’avvio del percorso per arrivare ad un piano a lungo termine di tagli strutturali da almeno 10 miliardi l’anno. Confindustria ha valutato positivamente la riunione voluta dal ministro Giancarlo Giorgetti, ma insiste nel chiedere “una task force” coordinata dalla Presidenza del Consiglio, evidenziando anche come le proposte che ha illustrato al Mise siano da “condividere necessariamente in un tavolo interministeriale presso Palazzo Chigi”. Per il leader della Lega, Matteo Salvini “è necessario che il governo intervenga al più presto, servono almeno 30 miliardi. È auspicabile l’apertura di un tavolo anche a Palazzo Chigi. Famiglie, artigiani e imprese hanno bisogno di risposte rapide”.