La Sardegna è stata flagellata da una combinazione di forti venti maestrali e incendi devastanti, che hanno causato l’evacuazione di case e agriturismi in tutta l’isola. Dall’estremo nord al sud, le fiamme hanno divorato ettari di terreni agricoli, incluso il prezioso agrumeto del Sarrabus. Le operazioni di lotta agli incendi si sono svolte incessantemente, sia da terra che dal cielo, con l’impiego di elicotteri e Canadair.

Una situazione particolarmente critica si è verificata nel pomeriggio a Monte Longu di Posada (Nuoro). Il vento ha spinto le fiamme rapidamente verso Siniscola e La Caletta, località balneare. Gli abitanti sono stati evacuati e le squadre dei Vigili del Fuoco sono intervenute per contenere l’incendio, supportate anche da elicotteri e aerei canadair.

Sono stati evacuati circa seicento residenti per precauzione. Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, è in contatto costante con la sala operativa della Protezione Civile Regionale per monitorare gli sforzi di contrasto agli incendi. Solinas ha richiesto il potenziamento della flotta aerea antincendio e ha attivato il meccanismo di protezione civile europea.

I danni sono stati gravi anche nella zona di Feraxi, con aziende agricole devastate e riserve di foraggio distrutte. Gli agrumeti e una fattoria modello frequentata da scolaresche sono stati minacciati dal fuoco, e alcuni agriturismi sono stati evacuati.

Il sindaco di Muravera, Salvatore Piu, ha espresso rabbia e determinazione nel far luce sull’origine degli incendi, dichiarando l’intenzione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Diverse altre località, tra cui Porto Corallo a Villaputzu e San Priamo, sono state coinvolte dagli incendi.

La situazione critica si è estesa anche a Quartu, vicino a Cagliari, dove un incendio si è sviluppato a pochi metri da abitazioni e attività commerciali. L’area umida protetta dello stagno di Molentargius è stata colpita dal fuoco, minacciando l’habitat dei fenicotteri e la spiaggia del Poetto.

Il sud Sardegna non è stato risparmiato, con incendi a San Giovanni Suergiu e San Sperate. Questa giornata di fuoco ha messo a dura prova l’isola, costringendo le autorità a mobilitarsi per combattere gli incendi e proteggere i cittadini e il patrimonio naturale della regione.