Dopo la decisione del tribunale di Napoli che ha disposto la sospensione dello statuto ratificato il 3 agosto e la nomina di Giuseppe Conte come presidente, arrivata due giorni dopo, il M5S esce congelato. Tutto ciò non ha fatto altro che alimentare lo scontro tra Di Maio e lo stesso Conte, che afferma come la sua leadership non dipenda dalle carte bollate, annunciando una nuova votazione sulle modifiche allo statuto. “La mia leadership nel Movimento 5 stelle si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e valori – ha aggiunto Conte- Quindi è un legame politico prima che giuridico”.

Dal M5s, però, contestano una interpretazione che “contrasta la prassi consolidata nelle votazioni seguite dal Movimento e un indirizzo che mirava a scongiurare che la comunità fosse infiltrata da cordate organizzate ad hoc al fine di alterare le singole votazioni, complice anche la gratuità e semplificazione dell’iscrizione”. Conte ha aggiunto che alla sospensione “si risponde con un bagno di democrazia”.