Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sollevato la questione del caro affitti e della carenza di alloggi per gli studenti, proponendo un censimento degli immobili inutilizzati per metterli a disposizione degli studenti. Durante un’intervista a Radio 24, Bernini ha evidenziato il problema di trovare immobili disponibili, soprattutto nelle zone provinciali.

La protesta degli studenti si è intensificata, con i giovani che hanno portato la loro indignazione davanti al Ministero dell’Università e della Ricerca. Dopo aver organizzato accampamenti davanti alle università in diverse città italiane, gli studenti universitari romani hanno allestito le tende proprio di fronte al ministero. Il gruppo “Cambiare Rotta” ha sottolineato la stanchezza degli studenti e ha ribadito le richieste per “studio, casa e reddito”. La protesta si è estesa a Roma dopo le manifestazioni a Milano, Bologna, Firenze, Torino e altre città.

Gli studenti chiedono politiche e strumenti che garantiscano effettivamente il diritto allo studio per tutti. Invitano gli studenti di tutte le università a unirsi alla mobilitazione continua e permanente.

Nel frattempo, si è verificato uno scontro all’interno della maggioranza di governo riguardo al problema del caro affitti. Al ministero dell’Università c’è stata “irritazione” per la polemica con le amministrazioni locali. La questione ha scatenato un dibattito politico, con le opposizioni e i sindaci delle città coinvolte che rispondono al ministro dell’Istruzione. Nel frattempo, le tende degli studenti continuano a moltiplicarsi davanti alle università italiane.

Oltre alla questione degli affitti, Bernini ha annunciato un aumento del numero di accessi alla facoltà di medicina nelle università. Il ministro ha confermato i numeri resi noti dal quotidiano Il Sole 24 Ore, secondo cui la bozza di un rapporto tecnico prevede 19.000 posti disponibili nel 2023 (rispetto ai 14.787 attuali per i test in lingua italiana) e un ulteriore aumento di 30.000 posti entro il 2030. Bernini ha sottolineato che questa apertura sarà basata sul fabbisogno effettivo, tenendo conto delle specializzazioni necessarie nel campo medico.

È evidente che la situazione degli alloggi per gli studenti e l’accesso alle facoltà universitarie stanno suscitando preoccupazione e richiedono un’azione immediata da parte del governo. La protesta degli studenti rappresenta un segnale chiaro dell’insoddisfazione diffusa riguardo a queste problematiche e la necessità di trovare soluzioni concrete per garantire un’istruzione superiore accessibile e di qualità per tutti gli studenti.