La Fiorentina voleva i tre punti per dedicare il successo al presidente Commisso che domani tornerà negli Stati Uniti. Si è invece trovata a rincorrere il Parma passato in vantaggio nel primo tempo con il solito Gervinho: fortuna per i viola che a evitare il secondo scivolone di fila in casa ci ha pensato Castrovilli, ormai non più una rivelazione ma una realtà del calcio italiano: per il centrocampista si è trattato del secondo gol consecutivo dopo quello al Sassuolo, il terzo in questo suo primo campionato di Serie A. Privo di ben tre titolari (gli squalificati Ribèry e Pezzella e l’infortunato Caceres) Montella ha cambiato rispetto alla trasferta vittoriosa con il Sassuolo: Ghezzal al posto di Sottil nel tridente con Chiesa e Boateng (preferito ancora al più giovane Vlahovic), Ranieri al centro della difesa, Badelj (capitano) di nuovo in cabina di regia affiancato da Pulgar e Castrovilli. Scelte quasi obbligate per D’Aversa per l’assenza di Inglese, Laurini, Grassi e Alves: in avanti il tecnico emiliano ha confermato Gervinho e Karamoh insieme all’interessante Kulusevski, rispetto all’ultima gara ha rilanciato Scozzarella e Hernani preferiti a Brugman e Barillà. Ed è stato proprio il Parma a passare poco prima dell’intervallo con un tocco morbido di Gervinho (già pericoloso in uno dei rari affondi nei primi 45′) al termine di un contropiede orchestrato da Kucka dopo un pallone mal gestito da Chiesa. Un vantaggio meritato per il gioco più ordinato, incisivo e lucido rispetto alla manovra dei viola parsi scarichi e confusi. Nella ripresa la Fiorentina ha provato a scuotersi: la prima vera occasione è stata al 9′ con Boateng, un tiro uscito di pochissimo. Subito dopo Montella ha provato a dar più incisività inserendo Vlahovic per Ghezzal. Ma è stato Castrovilli a pareggiare i conti con un colpo di testa su assist di Dalbert: il numero 8 viola è in odor di nazionale. Il gol ha dato una scossa a tutta la Fiorentina trascinata dai propri tifosi e da Commisso, in tribuna vicino al sindaco Nardella, e con Vlahovic ha sfiorato il raddoppio contro un Parma che dopo aver speso molto ha badato perlopiù a coprirsi. Nel finale c’è stato spazio anche per il debutto dell’attaccante brasiliano Pedro, l’investimento più oneroso della campagna acquisti dei viola ma giocare col doppio centravanti non ha portato alla rimonta sperata