Da diversi giorni, Catania è alle prese con ricorrenti black-out che stanno mettendo a dura prova la città. Le principali cause di questa emergenza sono da individuare nell’inadeguatezza della rete elettrica e nell’impatto del cambiamento climatico, che ha portato condizioni tropicali nei Tropici in Italia.

Il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, ha concluso un vertice in prefettura, al quale hanno partecipato anche i capi dipartimento della Protezione Civile nazionale e regionale, Fabrizio Curcio e Salvo Cocina, insieme al sindaco Enrico Trantino. Durante l’incontro, il ministro ha evidenziato che i black-out sono causati dal surriscaldamento di centraline e cavi sotterranei, con particolare impatto sulle pompe di sollevamento della Sidra, compromettendo così la distribuzione dell’acqua in città.

La situazione è ancora più critica per l’economia di Catania, già provata dai danni causati dall’incendio al Terminal A dell’aeroporto il 16 luglio scorso. Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha annunciato che domani si terrà un incontro con tutti i soggetti competenti per discutere della situazione dello scalo aeroportuale.

Le temperature a Catania hanno raggiunto oggi il picco di 47,6 gradi, e domani si prevede ancora un bollettino rosso. Per agevolare gli spostamenti in metropolitana, il sindaco ha disposto che le stazioni avranno i tornelli aperti da domani fino a domenica.

Secondo i dati forniti dal ministro Musumeci, l’80 per cento della città e altri 8-10 comuni etnei sono stati colpiti dall’emergenza, soprattutto interessando le fasce deboli e fragili della popolazione, nonché coloro che gestiscono prodotti freschi o surgelati, come commercianti, esercenti, negozi alimentari e ristoratori.

Il ministro ha lanciato un allarme a livello nazionale poiché il problema “non riguarda soltanto Catania, ma tutto il Paese”. Ha sottolineato che è fondamentale prestare maggiore attenzione al cambiamento climatico, che ha portato condizioni tropicali anche in Italia. Inoltre, ha evidenziato la necessità di adeguare le infrastrutture alla nuova realtà climatica per evitare che altre città e regioni subiscano gli stessi problemi in futuro. Il cambiamento climatico è una realtà ineludibile, e il suo impatto sulla nostra vita quotidiana deve essere affrontato con urgenza e responsabilità a livello nazionale e internazionale.