di WANDA CHERUBINI

VITERBO- Ieri, presso la cattedrale di San Lorenzo a Viterbo, è stata celebrata una Messa solenne in occasione del 60° anniversario della beatificazione di Domenico Barberi, religioso passionista. La cerimonia è stata officiata dal Vescovo Orazio Francesco Piazza e ha riunito numerose personalità e membri della comunità locale.

Domenico Barberi è stato una figura di grande rilevanza nel XIX secolo, essendo stato un ispiratore della rinascita cattolica in Inghilterra. La sua missione lo ha portato a lavorare per la pace tra cattolici e anglicani, predicare tra gli immigrati irlandesi nelle periferie industriali inglesi e a corrispondere con professori di Oxford, tra cui il futuro Santo J.H. Newman, che si convertì alla Chiesa cattolica grazie all’influenza di Barberi.

Alla celebrazione hanno partecipato diverse figure istituzionali, tra cui il presidente della Provincia, Alessandro Romoli, e il consigliere comunale Paolo Moricoli. La Arciconfraternita del Gonfalone, l’associazione SS.Salvatore, e vari sacerdoti erano anch’essi presenti. Inoltre, erano presenti rappresentanti dell’associazione “Amici del Beato Domenico della Madre di Dio” con il suo presidente Mario Mancini ed alcuni rappresentanti dell’Ucsi di Viterbo con il presidente Wanda Cherubini ed il past president Cristoforo Melinelli.

Durante la celebrazione, padre Ciro Benedettini ha portato i saluti del Superiore generale dei passionisti Joachim Rego e ha espresso il desiderio che Domenico Barberi venga presto proclamato Santo. Ha sottolineato l’importanza di diffondere la conoscenza di Barberi nel mondo.

Nel suo intervento, il Vescovo Orazio Francesco Piazza ha richiamato l’umiltà di Domenico Barberi, sottolineando che il religioso non cercava la gloria o il riconoscimento, ma semplicemente faceva ciò per cui era chiamato. Ha enfatizzato la semplicità del cuore come una caratteristica distintiva di coloro che seguono il cammino di fede. Il Vescovo Piazza ha, infine, scoperto una targa dedicata a Domenico Barberi alla fine della celebrazione.

L’evento è stato un’occasione per riflettere sulla figura di Domenico Barberi e sull’importanza della semplicità e dell’umiltà nel cammino di fede, dimostrando come queste qualità possano influenzare in modo significativo la vita delle persone e la storia della Chiesa.