INI-Canistro-foto struttura esternaDOMANI 19 Ottobre alle ore 16:00 presso Canistro Superiore in Piazza Risorgimento nel corso di una cerimonia pubblica la famiglia Faroni donerà all’Associazione Canistro 80 un defibrillatore semiautomatico. Per l’occasione ci sarà un piccolo rinfresco e verrà esposta una targa come ringraziamento alla famiglia Faroni- Saranno presenti la dott.ssa Jessica Faroni, il vicesindaco del Comune di Canistro, Erika Doto, le forze dell’Ordine, la Forestale della Valle del Roveto, le Pro Loco di Civitella di Canistro e e di Capistrello ed altre associazioni. In rappresentanza dell’Ini di Canistro, il dott. David Massitti, il dott. Giampiero Orsini e il dott. Mario Orsini. Il rapporto tra la famiglia Faroni e Canistro è di lunga data. Nel piccolo borgo dalla origini antiche in provincia dell’Aquila a due passi da Avezzano c’è la Casa di Cura INI-CANISTRO, nata nel 1988 nel cuore di una delle zone più suggestive dell’Appennino centrale,La Valle Roveto, come clinica termale coraggiosamente ideata e voluta dal Prof. Delfo Galileo Faroni, già fondatore dell’INI (Istituto Neurotramatologico Italiano). La struttura garantisce agli Utenti/Assistiti l’erogazione di prestazioni sanitarie, mediante l’attivazione degli opportuni processi assistenziali. Oggi INI-CANISTRO si pone come una realtà sanitaria di riferimento, con ampio prestigio in ambito territoriale ed interregionale. Obiettivi della Casa di Cura sono quelli di offrire ai pazienti prestazioni di diagnosi e cura abilitato ai ricoveri ospedalieri e all’assistenza specialistica ambulatoriale. Accanto all’attività medica vera e propria gravitano servizi integrativi e logistici che rendono l’INI autonomo e in grado di assicurare agli Assistiti, parenti, accompagnatori ogni forma di ospitalità, confort e assistenza.