ChatGpt, il grande modello linguistico basato sulla tecnologia GPT-3.5, è di nuovo disponibile per gli utenti in Italia. Dopo aver incontrato le richieste del Garante della Privacy italiano, l’azienda ha fatto il suo ritorno con una serie di misure per garantire la protezione della privacy degli utenti.
In una comunicazione ufficiale, un portavoce dell’azienda ha dichiarato di essere entusiasta di accogliere di nuovo gli utenti italiani e di rimanere impegnati nella protezione della loro privacy. Il Garante della Privacy italiano aveva fissato il termine ultimo del 30 aprile per la risoluzione delle questioni sollevate.
Gli utenti italiani che accedono alla pagina del servizio vengono accolti da un messaggio di benvenuto “Welcome back”. OpenAI, l’azienda che gestisce ChatGpt, ha messo a disposizione degli utenti e dei non utenti europei e, in alcuni casi, anche extra-europei, una serie di informazioni aggiuntive. In questo modo, è stata data la possibilità a tutti gli utenti di comprendere in modo chiaro e completo come i loro dati personali vengono trattati per l’addestramento degli algoritmi.
L’azienda ha anche ampliato l’informativa sul trattamento dei dati riservata agli utenti del servizio, rendendola ora accessibile anche nella maschera di registrazione. In questo modo, gli utenti possono prendere visione delle informazioni necessarie prima di effettuare la registrazione.
OpenAI ha riconosciuto a tutte le persone che vivono in Europa, anche a quelle che non sono utenti del servizio, il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati personali per l’addestramento degli algoritmi. Per facilitare l’esercizio di questo diritto, è stato inserito un apposito modulo compilabile online e facilmente accessibile.
Per quanto riguarda gli utenti italiani già registrati al servizio, ChatGpt ha inserito nella schermata di benvenuto un pulsante attraverso il quale devono dichiarare di essere maggiorenni o ultratredicenni e di avere il consenso dei genitori. Nella maschera di registrazione al servizio, è stata richiesta la data di nascita e prevedendo un blocco alla registrazione per gli utenti infratredicenni e prevedendo, nell’ipotesi di utenti ultratredicenni ma minorenni, che debbano confermare di avere il consenso dei genitori all’uso del servizio.
In sintesi, ChatGpt è di nuovo disponibile per gli utenti in Italia, grazie alle misure messe in atto da OpenAI per garantire la protezione della privacy degli utenti. Gli utenti possono prendere visione delle informazioni necessarie sul trattamento dei dati personali e possono esercitare il loro diritto di opporsi al trattamento dei propri dati per l’addestramento degli algoritmi.