La Francia sta prorogando ancora una volta i controlli alle frontiere interne con l’Italia, affermando che la crescente pressione migratoria in Italia potrebbe costituire una “minaccia” per i propri confini. Questi controlli coinvolgono diverse agenzie, tra cui la Police nationale, la Gendarmerie e i membri della Mission Vigipirate, un’unità antiterrorismo. Tuttavia, Parigi ha smentito che questi controlli siano diretti contro il terrorismo.

L’area in questione è quella tra Ventimiglia e Mentone, dove le forze francesi utilizzano elicotteri della Douane, droni, e cani Malinois per sorvegliare la frontiera. Sono impiegati circa 120 militari della Border Force per pattugliare la zona e individuare stranieri in situazione irregolare. L’indennità erogata dall’INPS per 12 mesi l’anno (non 13 come la pensione) è pari all’importo della rata mensile della pensione calcolata al momento dell’accesso alla misura. Tuttavia, questa indennità non potrebbe superare i 1.500 euro lordi al mese, e questo importo non sarebbe soggetto a rivalutazione.

Si sta anche lavorando su una struttura di identificazione vicino a Pont St. Louis per trattenere i migranti irregolari individuati sul versante francese del confine durante le ore serali, per poi riportarli in Italia la mattina seguente.

Nonostante questi sforzi, alcuni osservatori ritengono che sia difficile fermare completamente i migranti che cercano di attraversare la frontiera. I controlli sembrano avere un significato più mediatico che concreto, e i migranti continuano a tentare il passaggio, anche se in modo più cauto e lento.

La situazione a Ventimiglia, sul lato italiano della frontiera, vede ancora la presenza di circa 400 migranti. Tuttavia, secondo Jacopo Colomba di We World, i migranti capiscono che i controlli si sono intensificati ma non lo vivono come un trauma eccessivo. Continueranno a cercare di attraversare la frontiera, anche se potrebbero trovare prezzi più alti da parte dei passeur. La situazione resta quindi complessa, con le autorità francesi che cercano di gestire la crescente pressione migratoria dalla parte italiana della frontiera.