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Il focolaio diventa “impegnativo”: i casi salgono a 99. L’assessore alla Sanità: «L’attenzione resta altissima». Cinque i decessi correlati. Oggi nel Lazio 27 nuovi casi, 22 riferibili al cluster romano. Situazione monitorata alla Garbatella per bimbo positivo

. È stato definito “impegnativo” il focolaio dei contagi da coronavirus scoppiato qualche giorno fa a Roma nella struttura San Raffaele Pisana. I casi si erano propagati fino a coinvolgere il Policlinico Umberto I della Capitale e arrivare fuori dai confini della città, a Guidonia, nel Reatino e a Latina. Ad ieri si contavano 77 positivi, oggi venerdì 12 giugno stamattina si era toccata quota 93. Un «numero destinato ad aumentare» aveva annunciato l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio che aveva diffuso una nota al riguardo. E infatti dopo qualche ora la cifra è salita fino a sfiorare le 100 unità: i positivi finora sono in tutto 9. «Apprendiamo ora dalla Asl Roma 3 che dai tamponi di controllo eseguiti ieri, a distanza di 5 giorni dalla prima tornata, sono emersi altri 16 casi positivi presso l’IRCCS San Raffaele Pisana di cui 14 pazienti, tutti collegabili con i primi pazienti positivi nella struttura, e due operatori – si leggeva nella prima comunicazione -. I pazienti sono tutti in trasferimento verso l’Istituto Spallanzani ed è stato dato mandato alla struttura San Raffaele di comunicare tempestivamente le informazioni ai famigliari».

Si spiegava che «i due dipendenti positivi sono un’OSS e un fisioterapista in sorveglianza a domicilio. È stato possibile individuare questi nuovi positivi grazie ai tamponi di controllo, eseguiti dopo 5 giorni dai primi tamponi, a tutti i pazienti e gli operatori rimasti nella struttura. Questo focolaio si dimostra impegnativo, ma il sistema dei doppi controlli sta funzionando, grazie alla tempestività degli interventi messi in atto sono stati individuati questi nuovi casi che erano negativi ai tamponi precedenti. Il focolaio raggiunge così al momento un totale di 93 casi positivi destinati ad aumentare (poi sono diventati 99, ndr)».

«Il dato del Lazio è caratterizzato da questo focolaio che ci sta fortemente impegnando – ha confermato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato -. Oggi registriamo un dato di 27 casi positivi di cui 22 riferibili al focolaio del San Raffaele Pisana di Roma e di questi 16 derivano dai tamponi di controllo effettuati ieri su pazienti e operatori risultati negativi ai primi tamponi. Il focolaio raggiunge così un totale di 99 casi positivi e 5 decessi correlati».
«Due i decessi nelle ultime 24 ore riferiti al cluster, si tratta di una donna di 89 anni proveniente dal San Raffaele Pisana e deceduta al Policlinico Gemelli e una donna di 82 anni anch’essa proveniente dalla struttura di Pisana e deceduta all’ospedale militare del Celio – ha aggiunto D’Amato -. L’indagine epidemiologica andrà a ritroso a partire dal 1° di maggio e già sono stati chiamati i primi 200 pazienti dimessi dalla struttura presso i drive-in per effettuare i test sierologici. L’attenzione resta altissima e i pazienti positivi sono stati tutti trasferiti».
Proseguono intanto le attività per i test sierologici sugli operatori sanitari e le Forze dell’ordine.

I decessi sono stati 5, mentre è record dei guariti che sono stati 317 e complessivamente raggiungono quota 4.913. Il bollettino ad oggi 12 giugno conta 2222 attuali casi positivi nella regione. Di questi, 1882 sono in isolamento domiciliare, 293 sono ricoverati, 47 in terapia intensiva. Le vittime del virus finora sono 781. In totale sono stati esaminati 7916 casi.

Temuto focolaio nel quartiere Garbatella
In serata si diffonde l’allarme per un nuovo focolaio sempre nella Capitale. Dalla Asl Roma 2 arriva una nota in merito: «Nessun focolaio nello stabile di Garbatella – si legge -. La situazione è attenzionata dalla Asl Roma 2, la famiglia con il minore positivo si trovano già presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. Sono stati eseguiti i tamponi e i test sierologici a tutti i presenti della struttura e al momento la situazione è monitorata con la collaborazione delle Forze dell’Ordine».