
Alta tensione nella capigruppo di oggi al Senato. I presidenti dei gruppi – riuniti nell’aula di palazzo Madama per mantenere le distanze di sicurezza – si sono confrontati e scontrati per oltre 4 ore sull’organizzazione dei lavori sui decreti Coronavirus. E non è bastato tutto il pomeriggio per raggiungere un’intesa: la riunione si è sciolta alle 20 circa senza aver raggiunto un accordo. La maggioranza punta il dito contro la Lega, ‘colpevole’ di fare ostruzionismo su un decreto che contiene le misure economiche per fronteggiare la crisi da emergenza virus. A quanto apprende l’Adnkronos da partecipanti alla riunione a scaldare gli animi sarebbe stata l’insistenza del Carroccio perché il premier Giuseppe Conte riferisse in aula, già questa settimana. Ma non sul Coronavirus, bensì su Mes e sulle questioni di politiche europea. Una richiesta avanzata da Alberto Bagnai, presente in sostituzione del presidente del gruppo Massimiliano Romeo, visto l’annullamento delle comunicazioni del presidente del Consiglio previste per il 25 marzo in vista del Consiglio Ue: “Questo paese è in fallimento e i mercati stanno impazzendo, Conte deve venire a riferire in aula sul Mes e le questioni europee già questa settimana”, avrebbe detto Bagnai secondo quanto viene riferito. Una presa di posizione respinta con forza dalla maggioranza che ha rinfacciato alla Lega di “aver tradito i patti”, ovvero la moratoria sulle polemiche vista l’emergenza in corso. “Tutto va concentrato sull’emergenza Coronavirus”.