L’ex ministro della Salute Roberto Speranza, sentito dai pm di Bergamo in un’altra audizione nel gennaio 2021, sul capitolo della mancata attuazione del piano pandemico ha riferito: “La bussola l’abbiamo sempre avuta e ci portava a difendere innanzitutto la salute delle persone (…) ciò che ci mancava era il manuale di istruzione su come fronteggiare un virus sconosciuto”.

“Il piano era datato e non costruito specificamente su un coronavirus ma su un virus influenzale” – ha aggiunto Speranza. L’ex ministro ha chiarito che l’attuazione del piano “è compito del direttore generale” della Prevenzione del Ministero. Si tratta di Claudio D’Amario, pure lui indagato.