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“Sono fortemente contrario ai passaporti sanitari o alla patente d’immunità. Un recente editoriale su ‘Nature’ ha preso una posizione fortemente negativa sull’introduzione di questi documenti, creerebbe una discriminazione tra cittadini e consentirebbe solo ad alcuni immuni di muoversi o di accedere ai posti di lavoro. I test su cui dovrebbero basarsi, non sono accurati e ci sono molti falsi negativi. E poi non sappiamo quanto durano questi anticorpi e che protezione conferiscono”. Lo ha affermato Paolo Vineis, epidemiologo e vicepresidente del Consiglio superiore sanità (Css), ospite di ‘Agorà’ su Rai3.