Il governo italiano sta adottando una strategia focalizzata sul taglio del cuneo fiscale piuttosto che sulla riduzione delle accise sulla benzina, secondo quanto dichiarato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista ad Agorà Estate. Urso ha evidenziato che ridurre le accise sulla benzina costerebbe circa 12 miliardi di euro all’anno, mentre il governo preferisce utilizzare questi fondi per tagliare il cuneo fiscale e sostenere i salari più bassi, promuovendo un reddito dignitoso per i lavoratori.

Il ministro Urso ha ribadito che il prezzo industriale della benzina in Italia è il più basso in Europa e ha spiegato che la tassazione attuale dipende da interventi passati dei governi, inclusa una riduzione parziale da parte del governo Draghi durante un’emerigenza. Tuttavia, Urso ha sottolineato che la situazione attuale è ben al di sotto della soglia critica, con un prezzo medio di circa 1,945 euro al litro.

Urso ha evidenziato la strategia del governo di tagliare il cuneo fiscale, sottolineando che questo approccio è stato apprezzato sia internamente che all’estero. Ha citato l’aumento degli investimenti esteri in Italia, il successo della borsa italiana e l’approvazione delle agenzie di rating.

Nel frattempo, i prezzi della benzina in Italia rimangono stabili ma su livelli elevati. Attualmente, il prezzo medio della benzina verde al self-service in autostrada è di circa 2,019 euro al litro, mentre il gasolio è a 1,928 euro al litro. Il Gpl è servito a 0,842 euro, mentre il metano a 1,528 euro. La benzina più economica è disponibile nelle Marche, con un prezzo medio di 1,924 euro al litro, mentre la più costosa si trova in Puglia e Basilicata (1,968 euro al litro). In provincia di Bolzano, il prezzo è più alto, raggiungendo i 1,982 euro al litro, e alcuni luoghi superano la soglia dei 2 euro al litro.

La scelta del governo italiano di concentrarsi sul taglio del cuneo fiscale anziché sulle accise sulla benzina è parte di una strategia economica più ampia che mira a sostenere il reddito dei lavoratori e promuovere la crescita economica.