Il ministro Luigi Di Maio lascia il Movimento 5 Stelle e spiega i motivi in una conferenza stampa: “Lasciamo il Movimento 5 Stelle che da domani non sarà più la prima forza politica del Parlamento”. Parla di una “scelta sofferta” ma che pone fine alle “ambiguità”. E assicura che nella nuova realtà non ci sarà spazio “per odio, populismi, sovranismi, personalismi, superficialità”. Dopo che il premier Draghi ha incassato il sì compatto della sua maggioranza al Senato, con 219 voti, a proseguire nell’azione di sostegno all’Ucraina con una risoluzione che, dice Di Maio, “rafforza il governo” con un “voto netto” dopo “settimane di ambiguità, che “indebolivano” l’immagine dell’Italia all’estero, Di Maio aggiunge che pensare di “picconare il governo per ragioni legate alla crisi di consenso, senza nemmeno riuscire a recuperare voti, è da irresponsabili”. Rimarca l’appoggio suo e dei deputati e senatori che lo stanno seguendo, al governo Draghi, attaccando ancora il Movimento, che “da forza politica matura”, a distanza di due legislature, avrebbe dovuto capire che “alcune esperienze del passato erano sbagliate”. infine, Di Maio ha detto che “da oggi inizia un nuovo percorso, che deve saper aggregare le migliori capacità e talenti perché uno non vale l’altro”. Il capo della comunicazione del M5s, Casalino ha risposto che “tutto questo odio si trasformerà in un boomerang”.