E’ rientrato dall’Algeria il premier Mario Draghi. Oggi è la vigilia del d-day dopo l’avvio della crisi provocata dal non voto di fiducia al Senato sul dl aiuti da parte di M5s e domani si ripartirà proprio da Palazzo Madama.

Intanto crescono gli appelli e le prese di posizione a favore del premier. Il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, commentando i dati sulla congiuntura diffusi stamattina dalla Confederazione, dice:”I consumi rallentano, l’inflazione cresce, il conflitto in Ucraina continua e preoccupa la prospettiva delle restrizioni monetarie. In questo contesto, la crisi politica rischia di ripercuotersi pesantemente su quella economica. Serve, invece, la guida di Draghi e un’azione di governo sempre più efficace per gestire al meglio le risorse del PNRR, la legge di bilancio e le riforme strutturali che il Paese attende”. La capigruppo ieri ha prima confermato che ci saranno le comunicazioni del premier anche alla Camera e poi è servita una nota dei presidenti Elisabetta Casellati e Roberto Fico per sancire che il primo esame con la fiducia sarà a palazzo Madama mercoledì. “Ora la decisione non spetta ai 5 stelle ma al presidente del Consiglio Mario Draghi” – ha affermato Giuseppe Conte nel chiudere l’assemblea congiunta del Movimento ed ha aggiunto:  “C’è una notte per pensarci,  decisioni che vanno in direzione di una diversa prospettiva siano dichiarate per tempo, per correttezza verso tutti”.