ROMA – Il presidente del consiglio Mario Draghi si è recato questa mattina alla Camera ed ha annunciato che si sta recando dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella per comunicare le sue determinazioni. La seduta è stata, quindi, sospesa fino alle ore 12. “Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, grazie per questo e per tutto il lavoro fatto in questo periodo”, ha detto, sorridendo, il presidente del Consiglio  in Aula alla Camera al termine del lungo applauso che lo ha accolto.

I tempi di indizione delle elezioni, di insediamento delle nuove Camere e quindi della nascita di un nuovo governo sono piuttosto lunghi ed anche rigidi, perché scanditi dalla Costituzione.

Questo è il motivo per il quale, il nuovo esecutivo si insedierebbe in autunno inoltrato, tra fine ottobre e primi novembre nella migliore delle ipotesi. Circostanza che pone il problema della presentazione della Legge di Bilancio alle Camere entro il 15 ottobre.

Questi tempi servono per gli adempimenti per i partiti che sono molteplici, non solo per la campagna elettorale ma anche per la presentazione delle liste che devono essere accompagnate da un notevole numero di firme (tra 1.500 e 2.000 firme in ogni circoscrizione proporzionale per i partiti che non hanno gruppi parlamentari). Se dunque, per ipotesi, le Camere venissero sciolte entro i prossimi giorni, i cittadini potrebbero recarsi ai seggi domenica 25 settembre. E’ anche possibile che  lo scioglimento delle Camere possa avvenire oltre questa settimana, per votare magari domenica 2 ottobre.