Mario Draghi in Israele ha sottolineato “lo sforzo di mediazione” prodotto da Israele nel conflitto e rilanciando l’impegno comune per scongiurare “la catastrofe alimentare dovuta al blocco dei porti del Mar Nero”.

“L’Italia sostiene e continuerà a sostenere in maniera convinta l’Ucraina, il suo desiderio di far parte dell’Unione Europea” -ha sottolineato il premier mentre in Ue ancora si dibatte sullo status di candidato per Kiev. Draghi ha aggiunto che il governo continua a lavorare affinché si giunga “quanto prima a un cessate il fuoco” e a “negoziati di pace nei termini che l’Ucraina riterrà accettabili”. Sul prezzo del grano ha aggiunto: “Dobbiamo operare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano. Abbiamo pochissimo tempo, perché tra poche settimane il nuovo raccolto sarà pronto e potrebbe essere impossibile conservarlo”. Intanto si lavora per rendere l’Italia sempre meno dipendente dal gas russo, vagliando diverse ipotesi di gasdotti che portano al vecchio continente, ma ognuno di essi presenta delle incognite. Si punta anche alle rinnovabili, in particolare all’idrogeno verde, sul quale ci sarà un’interlocuzione  tra la ministra dell’energia israeliana, Karine Elharrar-Hartstein, ed il ministro Roberto Cingolani.