E’ morta la psichiatra Barbara Capovani dopo essere stata assalita venerdì scorso davanti all’ospedale di Pisa. La sua morte ha suscitato grande indignazione e preoccupazione tra i colleghi medici e la società in generale. La donna è stata colpita ripetutamente alla testa da Gianluca Paul Seung, un uomo di 35 anni che aveva in cura nel 2019 e che nutriva forti rancori nei suoi confronti. Seung è stato arrestato e la procura contesta l’aggravante della premeditazione. I social media dell’indagato sono pieni di tesi complottiste e Seung era noto alle forze dell’ordine per i suoi comportamenti violenti.

La morte della dottoressa Capovani è solo l’ultimo di una serie di episodi di violenza che coinvolgono operatori sanitari, in particolare in strutture ospedaliere psichiatriche, come rilevato dalla presidente della Società Italiana di Psichiatria, Emi Bondi, e la presidente eletta della stessa associazione, Liliana Dell’Osso. Dal momento che gli psichiatri sono la branca della medicina più colpita dagli attacchi violenti, Bondi e Dell’Osso hanno lanciato un appello per una maggiore attenzione alla sicurezza degli operatori sanitari. “Non possiamo difenderci dalle violenze e non possiamo non lanciare un allarme che riguarda la nostra sicurezza, di medici e operatori, nei dipartimenti di psichiatria e in generale nelle strutture ospedaliere”, hanno dichiarato.

“Oggi alle 12 tutti gli operatori dei Dipartimenti di salute mentale in Italia osserveranno due minuti di silenzio e di completa interruzione di ogni attività clinico-assistenziale in ricordo di Barbara Capovani”. Lo ha reso noto la psichiatra Liliana Dell’Osso.

La morte della dottoressa Capovani è stata un colpo per la comunità medica e la società nel suo complesso. Speriamo che questo episodio tragico metta in luce la necessità di maggiori misure di sicurezza e raggiunga una maggiore consapevolezza dell’importanza del lavoro degli operatori sanitari e del loro diritto alla protezione.