Venezia,{ today}, carnevale 2018 - ballo delle marie e trampolieri in piazza san marco (c)Vision/Vela
Programma stravolto. Eventi a numero chiuso o sul web

Il Covid stravolge il Carnevale 2021 di Venezia. A distanza di un anno dallo scoppio della pandemia, che muoveva i suoi primi passi in città proprio verso la fine della passata edizione, la tradizionale rassegna non sarà cancellata ma sarà interamente rivisitata. Una decisione inevitabile, quella presa dal Comune e dalla partecipata Vela, vista la situazione tutt’altro che risolta e con la luce fuori dal tunnel del virus ancora lontana da venire. Addio alle sfilate di maschere nelle calli ed eventi partecipati in piazza San Marco. Resta l’incognita per il volo dell’Angelo.

Saranno invece organizzati eventi in streaming, usando i teatri come ambientazione ma non solo. A detta di Vela, infatti, qualche evento sarà ospitato anche dai musei civici, al centro di una recente polemica dopo la decisione di tenerli chiusi fino al prossimo aprile. Ad ogni modo, quei pochi appuntamenti confermati saranno a numero chiusissimo.

Le mascherine non mancheranno, ma saranno soprattutto quelle chirurgiche e anticontagio. In questi giorni, Comune e Vela stanno pensando a come riorganizzare la programmazione che vedrà il suo culmine con il Martedì grasso del 16 febbraio.

Quel che è certo è che si sperimenteranno manifestazioni in streaming e diffuse in tutto il territorio comunale. Possibili dunque spettacoli e attività tra la città d’acqua e Mestre. Allo studio anche un programma specifico per le scuole elementari, così da coinvolgere i bambini pur in questa annata sfortunata che tutt’ora li priva delle gioie della compagnia e delle feste.

Insomma, sarà un Carnevale prevalentemente da remoto in attesa di tornare nel 2022 a una piazza San Marco gremita e con la città colorata di maschere settecentesche, di musica e spettacoli. Nell’ultimo anno, del resto, l’emergenza Covid ha costretto il Comune a rivedere gran parte degli eventi pubblici in programma.

Con il solo annullamento del Salone Nautico, il virus non ha impedito (in forma ridotta) appuntamenti cittadini come la Festa della Sensa, con lo sposalizio del mare senza il classico corteo di barche; e ancora la Regata Storica e il Redentore, con la conferma della cerimonia religiosa pur senza lo spettacolo dei fuochi in bacino San Marco. Identiche misure, infine, anche per la Festa della Salute di novembre senza l’accensione delle candeline e i tradizionali banchetti di dolciumi ma con il ponte votivo e la cerimonia religiosa a ingressi limitati.

Stesso destino toccherà al Salone Nautico 2021 all’Arsenale, già in programma. E ai festeggiamenti per i 1600 anni di Venezia, per i quali il Comune sta ora pensando a un palinsesto di appuntamenti spalmati per dodici mesi in modo da chiudere l’anno di festeggiamenti il 25 marzo 2022. Senza dimenticare Biennale Architettura a maggio e il G20 dell’Economia a luglio.

(fonte La Nuova Venezia)