Le borse europee aprono in affanno dopo la decisione della Russia di tenere chiuso il Nord Stream. Francoforte e Milano cedono il 2,8%, davanti a Parigi (-1,9%) e Londra (-1,7%), con i listini di Italia e Germania in testa ai ribassi a causa della loro forte dipendenza dal gas russo.
Mentre il prezzo del gas schizza a 264 euro al megawattora sul mercato di Amsterdam (+23%), l’euro cerca di tenere quota 0,99 con il dollaro (con cui scambia ora a 0,991) dopo essere scivolato a 0,98 per la prima volta da vent’anni.
Frena un po’ la sua corsa il prezzo del gas ad Amsterdam, dopo aver toccato un massimo di 290 euro al megawattora in avvio di seduta. I future Ttf avanzano del 23% a 264 euro al megawattora in scia alla decisione della Russia di chiudere il Nord Stream.
Le scorte di gas dell’Unione Europea sono salite nel corso dell’ultima settimana all’81,55% della capacità di stoccaggio. I dati del Gie (Gas Infrastructure Europe) indicano, alla data di sabato scorso, un riempimento dell’85,55% degli stoccaggi in Germania e dell’83,74% di quelli in Italia.