
Dopo il via livera della direzione alla lista dei candidati, è alta la tensione nel Pd. Letta sarà capolista alla Camera in Veneto e Lombardia, Franceschini al Senato a Napoli, Casini e l’ex sindaco Merola a Bologna, l’ex segretaria della Cisl Furlan in Sicilia, Zingaretti nel Lazio. Tra i candidati l’economista Cottarelli (capolista al Senato a Milano) e l’epidemiologo Crisanti (capolista in Europa). Tra gli esclusi Lotti, Ceccanti e Gasbarra.,mentre Cirinnà ci ripensa ed accetta un collegio difficile. Aumentano i malumori tra gli esclusi e Renzi attacca dicendo: “Le scelte di Letta sono dettate dal rancore”‘.
Tra le candidature in lizza ci saranno anche 4 giovani under 35 indicati come capolista:Rachele Scarpa, Cristina Cerroni, Raffaele La Regina, Marco Sarracino.
L’on. Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione Cultura della Camera dei Deputati, esclusa dalle candidature alle prossime elezioni, ha affermato: “I territori sono stati usati in modo strumentale per portare avanti un disegno rancoroso che non fa certo onore al Pd e che mi porta a riflettere seriamente sulla mia appartenenza ad un partito che ha dimostrato di aver così poca cura di quella dimensione plurale e progressista che aveva costruito negli ultimi anni”. Anche l’ex ministro Luca Lotti, fuori dalle liste ha commentato: “Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche – ha scritto su Fb – Mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio. Confesso di non avere ben capito se si riferiva a quelli che fino a pochi mesi fa sputavano veleno contro il Pd e che oggi si ritrovano quasi per magia un posto sicuro nelle nostre liste. Non lo so. Ma così è. La scelta è politica, non si nasconda nessuno dietro a scuse vigliacche”. Su Twitter il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha scritto: Un orgoglio essere il capolista del Pd a #Napoli. Cercherò di essere la voce al Senato di questa terra straordinaria, di questa città unica al mondo, da sempre e per sempre Capitale della Cultura. #dallapartedinapoli”. Il leader di Italia Viva, Mattep Renzi ha incalzato: “Oggi il mondo della politica commenta le scelte sui candidati del Pd. A me pare che, dalla scelta di come costruire la coalizione ai nomi delle liste , la guida di Enrico Letta si sia caratterizzata più dal rancore personale che dalla volontà di vincere. Vedremo i frutti il 26 settembre. Auguro ogni bene a tutti, candidati ed esclusi, ed evito con cura ogni dibattito sul tema: mi hanno insegnato che la politica si fa coi sentimenti, non coi risentimenti. Noi staremo sui contenuti. Noi non abbiamo candidati che hanno votato contro la fiducia a Draghi. Noi abbiamo chiara una idea di innovazione del Paese che passa dal dire SÌ alle infrastrutture necessarie, non NO a tutto. E noi non vogliamo alzare le tasse. Su questi temi siamo molto distanti, purtroppo, dal nuovo Pd”.