
Convocata inizialmente per stamani, poi aggiornata nel pomeriggio, è slittata alle ore 20 per discutere delle liste dei candidati per le elezioni del 25 settembre. Fonti del partito assicurano sul rinvio: “Non c’è alcuna tensione, ma solo fisiologiche discussioni. Siamo un partito”.
Il segretario del Enrico Letta, in una lettera al Corriere di Bologna, ha spiegato che la possibile candidatura di Pier Ferdinando Casini nel collegio uninominale di Bologna per la coalizione di centrosinistra rappresenta una “voce” a difesa della Carta Costituzionale che il centrodestra potrebbe volere cambiare. “La legge elettorale attuale – scrive – è pessima: io non l’ho votata e la considero un errore gravissimo. Ma è in vigore e va quindi usata, nel bene o nel male. Nei collegi proporzionali ogni lista presenta i suoi candidati. E a Bologna e in Emilia-Romagna – prosegue Letta – il Pd locale esprimerà ovviamente i propri, emanazione delle diverse federazioni territoriali. Poi ci sono i collegi uninominali, in comune con le diverse liste della coalizione. È in molti di questi collegi che, come coalizione, presenteremo candidati non strettamente riconducibili ai diversi partiti”. Tra cui, presumibilmente, Casini. E questo, osserva il segretario Dem in un altro passaggio della lettera “per una ragione principale. È possibile, non probabile ma possibile, che nella prossima legislatura si tenti un assalto alla Costituzione da parte della destra”. Si tratta, argomenta, di “un disegno nefasto. Da sventare”. Letta evidenzia ancora: “Credo, in questo senso, che la voce di Casini potrebbe dare un contributo importante e utile ad allargare il sostegno intorno a noi e a rendere più efficace il nostro compito a tutela della Costituzione”.