Nuovo esponente messo in corsa dopo il decesso del medico Claudio Puoti. Già autista Atac e vicinissima al Movimento Cinque Stelle, ora corre per la falce e martello
Micaela Quintavalle sarà la candidata sindaca del Partito Comunista. La sigla guidata da Marco Rizzo ha presentato l’ex pasionaria dell’Atac nella propria casa base del circolo Arci di via del Frantoio dopo il decesso del precedente esponente, il medico dell’INI di Grottaferrata Claudio Puoti, portato via tragicamente da un infarto pochi giorni fa. Quintavalle, già autista della mobilità romana, da tempo si è dedicata agli studi medici e oggi si lancia anche nella corsa al Campidoglio.

Non è nuova, d’altronde, alla politica. Da portavoce sindacale di una sigla minoritaria di Atac, Quintavalle venne prima duramente censurata dall’azienda per essere stata ospitata in trasmissioni televisive senza il beneplacito degli organi aziendali e venne poi inizialmente sospesa e poi licenziata dopo il servizio delle Iene sugli autobus incendiari – i flambus ben noti alle cronache. Era il 2018: da molto tempo Quintavalle si era molto avvicinata al Movimento Cinque Stelle – la si ricorda invitare al voto per Marcello de Vito, oggi in Forza Italia, e dare appuntamento e presenziare in piazza ad Ostia alla chiusura della campagna elettorale per Virginia Raggi sindaca.Dopo lo Iene-gate, a Palazzo Senatorio Marcello De Vito stesso le aveva chiesto di presentare pubbliche scuse, cosa che l’autista non fece e ciò le costò il posto di lavoro. Nel 2019, comunque, la Quintavalle da attivista iscritta a Rousseau presentò il suo CV per le preselezioni come europarlamentare, nonostante la confessata “delusione” verso il M5S; non passò il primo turno della procedura, raccogliendo solo 100 voti.

Oggi, l’approdo alla falce e martello per l’attivista che aveva detto di sé di essere in possesso di un CV “stellare” per guidare gli autobus ma di aver visto decine di candidati esserle passati avanti “con zero ore di guida” solo per raccomandazione politica; e di essere riuscita, infine, a guidare i mezzi capitolini solo grazie alla consueta manina sindacale. Aveva detto che il M5S le aveva proposto l’elezione nel collegio uninominale per la Camera nelle elezioni del 4 marzo, ma che lei aveva detto no: “Diciamo che come ogni cittadino prenderò parte attivamente alla vita politica”, aveva detto sul suo futuro: “Il resto non lo posso dire, ad oggi non lo so, intanto vorrei prendere la laurea e ricominciare a guidare un autobus dell’Atac”. Oggi, si legge dal suo profilo Facebook, è a quattro esami dalla laurea.