“In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente l’ANCRI con il presidente nazionale Tommaso Bove e il delegato all’Ambiente ing. Paolo Ghezzi, è scesa in campo con un forum sull’emergenza idrica e alimentare, il 5 giugno con il Comune di Crispiano e il 16 giugno con Italia 7.
Nel corso del programma di approfondimento Monitor, giorno 16 giugno scorso, intervenendo su energia e cibo il prefetto Francesco Tagliente intervenendo sulla emergenza energetica e alimentare, ha avuto l’occasione di ricordare anche il pericolo della crisi idrica e dei trasporti. Ed ecco che a distanza di una settimana tutte le testate nazionali mettono in prima pagina la sopravvenuta emergenza idrica che – nessuno degli addetti ai lavori può negarlo – era ampiamente prevedibile.
“Non piove da settimane e le previsioni non sono incoraggianti” scrive oggi Tagliente sulla pagina FB.
“Una situazione che ormai si ripete ogni anno con ripercussioni sui settori dell’agricoltura e allevamento.
Una siccità estrema che minaccia la sicurezza del cibo, come ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Timmermans.
Alcune regioni del nord (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Umbria) hanno già chiesto al governo di proclamare lo stato di emergenza nazionale.
Una emergenza legata sicuramente al cambiamento climatico e alla siccità, ma – non nascondiamoci dietro un dito – soprattutto alla incapacità di capire l’importanza di cambiare la gestione dell’acqua, con un approccio che riduca l’enorme spreco e investa su riciclo e su un diverso approccio culturale.
Una emergenza prevedibile che doveva essere evitata proprio da quegli amministratori che oggi chiedono lo stato di calamità. E nessuno accenna a una autocritica”
Ben 10 anni fa da Prefetto di Pisa Tagliente era intervenuto con parole severe sul tema della pianificazione degli interventi per prevenire emergenze idriche.
“ Sappiamo da tempo – aggiunge Tagliente- che di tutta l’acqua immessa in rete, altre il 40%, con percentuali diverse tra Regione a Regione, viene dispersa lungo il tragitto, spesso a causa di infrastrutture, soprattutto delle condotte in fibrocemento, obsolete.
L’acqua è un bene essenziale, un diritto fondamentale per l’essere umano di cui non possiamo permetterci di sprecare più neanche una goccia. L’acqua è una risorsa che siamo abituati a dare per scontata ma come ci stanno dimostrando i fatti da alcuni anni, merita di essere trattarla come un bene di scarsità.
Senza acqua – conclude Tagliente- non è possibile produrre cibo, e quindi non c’è sicurezza alimentare.
Energia, cibo e acqua sono beni comuni essenziali, sono beni sociali primari”