Un ex carabiniere, Antonio Goglia, ha affermato in una lettera al sostituto procuratore Stefano Luciani che Emanuela Orlandi e Mirella Gregori potrebbero essere sepolte in una stanza di circa 20 metri quadrati dietro una porta rinforzata nei sotterranei di Castel Sant’Angelo. Goglia, impiegato comunale di San Giorgio a Cremano, ha invitato le autorità a effettuare un sopralluogo per verificare la presenza dei resti umani. Secondo l’ex carabiniere, il codice 1058, che impone il celibato sacerdotale, sarebbe stato il motivo dietro il rapimento delle due ragazze, poiché i sequestratori volevano l’abolizione del celibato. Goglia ha anche suggerito ai magistrati di esaminare materiale fotografico che potrebbe essere rilevante per il caso.
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha definito le dichiarazioni di Goglia come “pura follia” e ha affermato che l’ex carabiniere ha presentato ipotesi senza riscontri in passato, cambiando continuamente versione. Secondo Pietro Orlandi, Goglia cerca solo di ottenere attenzione mediatica e creare confusione, e trova spazio grazie agli intervistatori. Ha definito la situazione assurda e ha sottolineato che in un momento delicato come questo è inaccettabile alimentare ulteriormente la confusione.