In 10 mila oggi sono scesi in piazza a Milano per protestare contro il governo che ha imposto lo stop al Comune alla registrazione dei figli delle coppie dello stesso sesso.
Alla mobilitazione, promossa da I Sentinelli, Famiglie Arcobaleno e CIG Arcigay, ha partecipato anche il Pd con la segretaria Elly Schlein che ha annunciato una legge, pronta e da calendarizzare in Parlamento, per dare più diritti a queste coppie e ai loro figli, perché “il governo si scaglia contro i bambini”. Anche il sindaco di Milano Beppe Sala si dice “disposto a riprendere le firme” e quindi le registrazioni delle bambine e dei bambini delle coppie omogenitoriali. Schlein ha spiegato: “Ci stiamo già muovendo per portare avanti anche in Parlamento le aspettative che sono emerse dalla piazza. Cioè di poter vedere riconosciuto per legge il diritto delle coppie omogenitoriali”. Ma il centrodestra è schierato su posizioni opposte, partendo dalla ministra della Famiglia Eugenia Roccella, che in questi giorni punta il dito soprattutto contro la maternità surrogata che “cancella le madri”. Posizioni vicine a quelle di Pro Vita & Famiglia Onlus. La legge a firma Pd è stata preparata e scritta con Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford ed è pronta: “spingeremo perché venga presta calendarizzata”, ha sottolineato la segretaria Pd. In piazza oggi non c’era solo il Pd, ma anche tutte le altre opposizioni con cui i Dem sono pronto a lavorare, come Sinistra Italiana, +Europa, il Movimento 5 Stelle, perché il Parlamento voti una legge. In piazza c’era anche la ex compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale, ora legata civilmente alla cantante Paola Turci, che ha sottolineato come “i diritti sono di tutti, sono anche di Giorgia Meloni e di sua figlia”. L’ex compagna di Berlusconi ha poi definito Matteo Salvini “omofobo”. Per protestare contro lo stop alle trascrizioni hanno alzato le penne a sfera al cielo con un flash mob che ha concluso la manifestazione.