Questa notte un condominio di quattro piani è crollato nel centro di Marsiglia, causando almeno 5 feriti e impedendo ai soccorritori di andare alla ricerca delle possibili vittime a causa di un incendio. Il Sindaco di Marsiglia, Benoît Payan, ha dichiarato che “dobbiamo essere preparati ad avere vittime in questa terribile tragedia”.

Attualmente, l’incendio è ancora in corso ed è estremamente difficile da controllare. I Vigili del Fuoco stanno giudicando minuto per minuto il modo migliore per spegnere questo rogo perché potenzialmente ci sono persone vive all’interno. Il primo cittadino ha anche aggiunto che l’edificio crollato si trovava in rue de Tivoli e che “attualmente c’è un incendio tra le macerie che impedisce di mandare i cani e le squadre alla ricerca delle possibili vittime che potrebbero esserci sotto”.

I Vigili del Fuoco operanti nella zona non sono ancora riusciti a fare un censimento delle persone che potrebbero essere state nell’edificio al momento del crollo. Il viceammiraglio dei pompieri Lionel Matthew ha dichiarato che “abbiamo un centinaio di uomini in azione: la priorità è ovviamente spegnere l’incendio e sgomberare le macerie per cercare le persone che potrebbero essere rimaste intrappolate”.

La causa del crollo non è ancora determinata, hanno fatto sapere la polizia, i Vigili del Fuoco e i funzionari del municipio. Gli edifici adiacenti a quello crollato sono stati evacuati come misura di sicurezza e undici persone sono già state evacuate. Le strade intorno all’edificio, nel quartiere di La Plaine, sono transennate dalle forze di sicurezza.

Il Sindaco di Marsiglia ha spiegato che “è stata come un’enorme esplosione” e che le autorità stanno facendo tutto il possibile per cercare di mitigare gli effetti di questo incidente. Il crollo in via d’Aubagne di due edifici in un altro quartiere del centro di Marsiglia, Noailles, nel novembre 2018 ha ucciso otto persone. Erano edifici che versavano in gravi condizioni di insalubrità, in una città dove le ong stimano che 40.000 persone vivono in baraccopoli.