L’economia globale ha dimostrato una notevole resilienza fronteggiando diversi shock, tra cui la pandemia, la guerra della Russia contro l’Ucraina e l’inflazione. Nonostante ciò, i ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi del G7 sottolineano la necessità di rimanere vigili e di adottare politiche macroeconomiche agili e flessibili, considerando l’incremento dell’incertezza sulle prospettive economiche globali.
Il comunicato finale del G7 finanziario in Giappone evidenzia il sostegno ferreo all’Ucraina e la condanna dell’aggressione illegale, ingiustificabile e non provocata da parte della Russia. Si ribadisce l’impegno a fornire un sostegno finanziario a breve termine all’Ucraina e a sostenere i paesi limitrofi e quelli gravemente colpiti dal conflitto. Inoltre, si mette in luce l’impegno per la ricostruzione e la riparazione delle infrastrutture critiche ucraine.
La lotta al cambiamento climatico rappresenta un altro punto focale del comunicato. I ministri economici del G7 sottolineano la determinazione nel fronteggiare con urgenza questa sfida attraverso azioni su vasta scala, mirate a limitare l’aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi. Si sottolinea la necessità di rafforzare la cooperazione internazionale e il coordinamento delle politiche di mitigazione del cambiamento climatico all’interno del G7. Inoltre, si impegna a intensificare gli sforzi congiunti per mobilitare finanziamenti per il clima, focalizzandosi sia sulla mitigazione che sull’adattamento.
Nel comunicato si riconosce la resilienza del sistema finanziario globale, grazie alle riforme regolamentari attuate dopo la crisi finanziaria del 2008, che hanno portato a significativi aumenti dei livelli di capitale e liquidità delle banche. Tuttavia, si rimane vigili monitorando gli sviluppi nel settore finanziario e pronti ad adottare le azioni necessarie per garantire la stabilità e la resilienza.
Il G7 ha annunciato anche il lancio di un programma di partenariato per diversificare le catene di approvvigionamento, con un focus sulla tecnologia dell’energia pulita. Sebbene non si menzioni direttamente la riduzione della dipendenza dal commercio con Cina e Russia, si riconosce l’importanza di catene di approvvigionamento resilienti e diverse, alla luce degli shock recenti come la guerra in Ucraina e le interruzioni causate dalla pandemia.
La dichiarazione congiunta dei ministri delle finanze e dei capi delle banche centrali del G7 evidenzia l’urgenza di affrontare le vulnerabilità all’interno delle catene di approvvigionamento altamente concentrate. Il programma RISE (Resilient and Inclusive Supply-chain Enhancement), basato sulle linee guida pubblicate in aprile, offrirà ai paesi interessati in via di sviluppo finanziamenti, conoscenze e partenariati.