Il gas balza ai massimi storici, a seguito degli effetti della guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia. Ad Amsterdam in avvio di seduta il prezzo è schizzato a 225 euro al Mmbtu, con un incremento del 17%, per poi ritracciare a 216 euro (+12,2%).

Volano le quotazioni del petrolio sull’ipotesi di uno stop dell’import dalla Russia: il greggio del Texas guadagna l’8,62% a 125,76 dollari al barile; il Brent vola verso i 130 dollari a 129,48 dollari (+9,63%). La guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia continuano a incidere anche sui prezzi dell’oro e delle materie prime.

Il lingotto con consegna immediata dopo aver toccato i 2.000 dollari l’oncia segna 1.980 dollari l’oncia con un rialzo dello 0,5%. Il rialzo maggiore è però del Nichel che ha visto un balzo del 16%. In tensione anche l’alluminio (+2%) e il rame (+3%). Corre il palladio che sale del 5,2 percentuali attorno ai 3.137 dollari all’oncia.

Le Borse asiatiche chiudono in profondo rosso la prima seduta della settimana.