La situazione a Gaza City si fa sempre più critica mentre le truppe israeliane intensificano l’offensiva contro i campi profughi della Striscia. L’attacco, mirato principalmente alle strutture sotterranee di Hamas, è stato devastante, causando decine di vittime. Il campo di Jabaliya, a nord di Gaza City, è stato colpito pesantemente, con almeno 50 morti e oltre 150 feriti. L’esercito israeliano afferma di aver colpito la sede del comando locale di Hamas, uccidendo il capo del ‘Battaglione Jabaliya’ Ibrahim Biari. Tuttavia, secondo Hamas, il bombardamento ha raso al suolo vari edifici e creato un profondo cratere, affermando che sei bombe di fabbricazione Usa sono state utilizzate.

Altri campi profughi, come al-Shati e Nuseirat, sono stati anch’essi colpiti, con ulteriori vittime. La Bolivia ha rotto le relazioni diplomatiche con Israele a seguito di questi eventi, mentre Hamas ha chiesto una forte presa di posizione da parte dei Paesi musulmani.

L’esercito israeliano sta avanzando nel cuore della Striscia lungo due direttrici, con feroci scontri in corso. Tuttavia, Israele ha annunciato i primi due soldati uccisi dall’inizio dell’invasione, entrambi membri della Brigata Givati.

La situazione non coinvolge solo Gaza, ma anche il Libano, dove Hezbollah continua a lanciare razzi su Israele. Inoltre, ci sono stati tentativi di attacco nel sud di Israele, provenienti dall’area del Mar Rosso, con il coinvolgimento del governo yemenita filo-iraniano. Il Pentagono ha annunciato l’invio di ulteriori militari americani in Medio Oriente per gestire la situazione.

Nonostante i combattimenti in corso a Gaza, i lanci di razzi su Israele continuano, con un alto numero di proiettili. Nel frattempo, i 240 ostaggi detenuti da Hamas non hanno ancora notizie sulla loro situazione.

La popolazione di Gaza sta affrontando una situazione sempre più drammatica, con un alto numero di vittime, inclusi molti bambini. Gli aiuti umanitari stanno cercando di raggiungere la zona, e ci sono segnali di aperture per consentire ai feriti palestinesi gravi di essere curati in ospedali da campo egiziani. Tuttavia, la situazione rimane estremamente precaria, con un alto numero di vittime e distruzione in corso.