Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha lanciato un avvertimento sull’alto debito pubblico italiano, definendolo il “tallone d’Achille” del paese e sottolineando la necessità di cautela e scelte dolorose nella nuova manovra economica. Questo messaggio è stato inviato alle agenzie di rating, che inizieranno a valutare la situazione italiana dalla prossima settimana.

Giorgetti ha evidenziato che un aumento del debito pubblico comporta maggiori spese per gli interessi e risorse sottratte alle famiglie e alle imprese. Ha quindi richiamato la politica e le istituzioni a considerare attentamente questa sfida, in occasione della Giornata del Risparmio.

Il negoziato con l’Unione Europea sulle nuove regole del Patto di stabilità ha influenzato le scelte del governo nella definizione della manovra. Il ministro ha dichiarato che il governo ha dovuto fare delle scelte difficili e che si è deciso di privilegiare il sostegno ai ceti meno abbienti.

Nonostante le sfide economiche, Giorgetti ha sottolineato che l’Italia è riuscita a reggere e che ridurre il peso del debito sarà possibile se si eviterà una recessione globale.

Nel frattempo, la manovra economica è stata presentata al Senato, accompagnata da relazioni che ne analizzano l’impatto. La manovra prevede alcune misure significative, tra cui restrizioni sulle aliquote di rendimento delle pensioni statali e una possibile apertura all’accesso alla pensione anticipata per un numero limitato di lavoratori.

La Cisl ha manifestato la sua “netta contrarietà” rispetto a queste misure e sta valutando la possibilità di organizzare una manifestazione nazionale unitaria con Cgil e Uil. Altri dettagli della manovra riguardano l’innalzamento della cedolare secca sugli affitti brevi, con un gettito limitato, e una nuova norma sui pignoramenti che dovrebbe generare entrate significative nei prossimi anni.

Sebbene la manovra sia stata presentata in modo blindato, è già chiaro che ci saranno dei cambiamenti, come il tetto sul tax credit, che è stato accidentalmente omesso dal testo ma che verrà corretto. Altre modifiche riguardano il compenso per i giudici onorari e le norme sulle donazioni, che saranno stralciate dalla manovra.

La prossima settimana inizieranno le audizioni sulla manovra, seguite dall’approvazione in Aula a partire dal 27 novembre. Il governo si dice fiducioso di rispettare i tempi previsti.