Giorgia Meloni superstar, i sondaggi la premiano, i media la cercano, gli avversari non potendo pensare di cooptarla in alcun modo la rispettano. E’ un grosso successo per il capo riconosciuto di Fratelli D’Italia, che ha surclassato Berlusconi in caduta libera ma soprattutto ha mostrato una autorevolezza, una decisione, un piglio e un carisma inaspettati e soprattutto ha dimostrato di saper parlare chiaro, diretto, con espressioni comprensibili a tutti.
Rispetto a Matteo Salvini – un altro che usa con evidente successo linguaggio e atteggiamenti da uomo del popolo –le differenze sono sostanziali. Nel panorama della politica di centro destra loro rappresentano il nuovo, dietro c’è un grigiore generale. Ma giocano la partita in modo diverso. Dell’uno si sono riempiti i giornali, dell’altra no. Giorgia non si atteggia. Non si esibisce, non usa location e frasi ad effetto per cercare il consenso ad ogni costo. Sembra dire ad ogni pie’ sospinto con il suo atteggiamento ruvido e per niente ammiccante, facendo dimenticare che è donna e madre: io sono questa e questo è quel che vi propongo, se bane votatevi, io non scenderò a compromessi per qualche voto in più. Comunicazione efficace che le è valsa l’8,5 per cento in più nei sondaggi, due punti sopra Forza Italia.
E’ una politica pratica, dura, decisa, efficace. “Sente” la sintonia con la gente, si fa capire. Esprime con chiarezza le sue tesi e le sa difendere con energia. Ed e’ donna, un animale politico diverso dalle sue colleghe. La Meloni viene dalla gavetta, e’ sempre stata una leaderina fin da quando guidava i suoi compagni maschi nelle proteste ed entrava spavalda nelle redazioni dei giornali battendo i pugni sul tavolo per farsi ascoltare. E’ un talento naturale, non ha fatto la scuola politica, non assomiglia allo Zingaretti di turno che entrato giovane nella Federazione giovanile del PCI ne esce oggi con la consacrazione di segretario del PD. Ma il rispetto se l’e’ conquistato comunque e i suoi colleghi di partito si lasciano guidare volentieri.E’ stata tirata in ballo per una candidatura al Comune di Roma, oggi le propongono tutto e il contrario di tutto. Ha la statura per essere, da sola, un leader nazionale? Lo stiamo verificando proprio in queste settimane, in questi mesi nella delicatissima situazione che il paese sta vivendo. Sta facendo il pieno di consensi e può crescere ulteriormente. Forse le manca ancora qualcosa per essere la superstar della quale i giornali ora cominciano ad accorgersi; ma arrivare in anticipo all’appuntamento con la storia può essere pericoloso. Meglio aspettare ancora un po’.