Il Giappone ha iniziato il processo di scarico delle acque radioattive trattate nell’oceano dalla centrale nucleare di Fukushima, come annunciato dal governo di Tokyo. Nonostante le proteste dei paesi vicini e delle comunità locali, l’operazione è iniziata alle 13 ora locale. Attualmente, oltre 1.000 serbatoi presso il sito della centrale contengono circa 1,34 milioni di tonnellate di acqua trattata, con la previsione di raggiungere la capacità massima entro il 2024.
La Tokyo Electric Power (Tepco), l’operatore della centrale, ha deciso di diluire l’acqua radioattiva con acqua di mare nei limiti stabiliti dalle norme di sicurezza giapponesi. L’acqua verrà scaricata attraverso un tunnel sottomarino situato a un chilometro dalla centrale. La Tepco ha dichiarato che monitorerà i livelli di sostanze radioattive nelle acque circostanti e diffonderà i dati nei giorni successivi.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha affermato che il piano di scarico è conforme agli standard globali di sicurezza e avrà un impatto trascurabile sull’ambiente e sulla salute delle persone. Tuttavia, la Cina ha fortemente criticato questa decisione, definendola “estremamente egoista e irresponsabile”. La Cina ha bloccato l’importazione di prodotti alimentari da diverse prefetture giapponesi e ha introdotto test di radiazioni per i prodotti ittici nipponici.
Nonostante la conferma dell’AIEA sulla concentrazione sicura di trizio nell’acqua rilasciata, la Cina ha accusato il Giappone di mancare di prove di legittimità e legalità della decisione di scarico, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dell’ambiente marino e sulla salute umana. La Cina ha affermato che questa azione danneggia l’interesse pubblico globale e potrebbe causare problemi a lungo termine per le future generazioni.
La comunità internazionale è divisa su questa questione, mentre il Giappone affronta l’opposizione e la critica da parte dei paesi vicini, sostenendo che le misure adottate sono in linea con gli standard di sicurezza. Il destino di questo controverso scarico di acque radioattive rimarrà al centro delle discussioni globali per i prossimi anni.